Guardati le spalle un'ombra enorme grava su di te, la tua.
vedrai giorni migliori accarezzarti il roseo futuro, crucciarsi per l'indifferenza del nulla non vale la piu' scadente delle nostre preoccupazioni. Passiamo e guardiamo lontano, come disse Virgilio a Dante negli inferi...
Le sei di mattina in autunno, il naso che pizzica, il sangue refluo che torna sempre più velocemente agli alveoli, i guanti malamente scuciti per chissà che battaglie, ma sopratutto, ovunque la risacca prepotente di tutti gli odori del mattino, fornai-sigaretta in bocca-camice infarinato-sulla porta a guardare il sole distendersi sui palazzi, vapori delle ombre che si ritirano.

Avrò pazienza, perchè non ne ho mai avuta, e non potrò fermarmi ad osservare, vorrò pensare alla fine di ogni mio pensiero che non ne valeva la pena, che era stupido camminare e parlare da solo così a lungo, e poi prendere per mano un nuovo groviglio di emozioni dimenticate mentre parlo e cammino,

...farò così...

5 e 18 è il punteggio sino a questo momento conseguito dal rappresentante della Repubblica degli stati confederali del sud-est, 16 e 52 ai panamericani di Stoccolma, per questo giovanissimo, alla sua sesta olimpiade...8 e 9! Chiude al Barrage con pochissime penalità, c'era da aspettarselo dopo i 59 e 3 dell'intermedio, non si esclude la possibilità di una medaglia.

Se ti fermi sei perduto, un'attimo, una rifrazione d'intelletto, una pausa degli elementi consci è assolutamente deleteria, (un pò come portare la palla nel calcetto, parafrasando Odoacre Chierico) stai concentGirerò l'angolo, mi incaminnerò lungo quel viale alberato dove la pioggia non arriva mai.
Farò come se niente fosse, dopo alcuni passi parlerò ad alta voce, a quell'ora non c'è mai nessuno, mi racconterò di quello che penso, di quello che credo sia giusto padiglione auricolare, quella più prossima al banco del Seminara, scuotendola come fa un messicano rivoluzionario primo '900 assetato, in mezzo al deserto con la sua borraccia vuota; allora riprendevi conoscenza e non sapevi se la cosa che più ti dava più fastidio fosse il dolore alla membrana del tuo ricettore audio destro, la risate sguaiate di ventiquattro adolescenti tuoi compagni di tristezza, oppure il paio di Madigan bianche e gialle numero 44 con la chiusura a strappo, che nascondevi vanamente sottorato, fai attenzione e tutto andrà per il meglio, lo sai è così, fai il bravo...

Quando facevi le medie ti addormentavi sul banco all'ora di Educazione Tecnica dopo aver fatto ginnastica e la Professoressa Boccini veniva a pinzarti la parte superiore del il banco. Mi dimentichero' anche di questo.

- ...Te la ricordi Ann? Faceva il college con Bob...
- mi pare...
- bè è morta qualche giorno fa di un'incidente aereo, brutta storia cristo!
- ...cazzo...era una bella figa no?
- un sogno, mora, alttuardandomi dal lambirli con le ginocchia, anni e anni di spulciatura nasale, decenni di sottomesse e fulminee estrazioni, storicizzazione del proibito. Quel proibito che però non si può raccontare al cesso nei dieci minuti di ricreazione, mentre il Fanti ti passa una MS morbida estratta dalla tasca posteriore dei jeans che ricorda quelle di Jigen...storta verso il basso, perchè quel pacchetto vive in simbiosi con i pantaloni da una quindicina di giorni. Si fumava poco a quattordici anni... poi gli anni passano le vacanze sfumano, la tua colica renale ti inchioda in un lettino squallido di un deprimente pronto soccorso, dove chi ti visita non è un dottore, ma un dottorino, così lo chiamano, e all'amico ai piedi del tuo capezzale dici di riprendersi il mazzo di collant che tieni nella valigia, perchè se li vede tua moglie scoppia un casino, non vale la pena, fanculo all'amico peones... eppoi...fanculo anche alle caccole! -...sénta, mi scusi, una cortesia, che stamatina ci ho dimenticato a casa sul cómò gli occhiali, che son miope e non ci vedo mica bene, quella tavolètta di mérda laggiù, si quella con l'etichètta ròssa, si proprio quèlla lì...no quèlla lì, quèlla più di lì...bravo proprio ....cosa è che cósta? (o cosa mi cósta?) Mi girerò al rallentatore, compiendo una torsione sul busto a 260 gradi la giacca si solleverà per un lembo ribelle, i tratti somatici si irrigidiranno in smorfie assolutamente irriproducibili nella realtà, i muscoli si tenderanno pronti ad esplodere, poi la breve corsa fino alla collotola di quell'essere abominevole, nella fattispecie una donnetta sui trentacinque grassa come un mammuth; la colpirò furiosamente fino a che la sua carcassa macilenta non ricoprirà il marciapiede, non si muoverà nessuno, non farà un solo passo il commerciante, non si muove mai nessuno in questi casi; le ruberò il portafogli, la collana di perle in plastica, gli orecchini di gomma, le narici di lattice, poi le sputerò sulle scarpe...andrà così... ...testa sotto la doccia! Niente Madigan per lei quest'oa un metro e venti, ovunque degli argomenti interessanti...
- E Bob se la scopava?
- No Bob è culattone...
Sotto il banco ci si attaccano anche le caccole, ma il mio era un crostone unico, non avevo più modo di sedimentare i depositi salvaggggi, e così si va casa, Olimpiade finita e sogni rimasti chiusi nel cassetto, niente chiave per quella serratura. Solo 94 e 5 al dressage, troppo poco per nutrire ambizioni di essere ripescata nella serata!... [parlando con un manifesto pubblicitario] Usermi malignamente chinato su di lei...poi le chiederò per quale cazzo di motivo mi starà fissando a quella maniera, la bambina orribile non mi risponderà. Rimarrò impalato di fronte a lei con posa studiata, e pressochè ridicola... Dopo due ore le urlerò che è un cesso, che per una vita ho desiderato trattare male una bambina orribile, senza averne mai avuto il coraggio, ma ho represso questo bisogno troppo a lungo perchè lei mi possa capire, oltre che orribile rimarrà immobile... tanto non mi capisce che nna bambina orribile mi guarderà mentre perlustro le abissali tasche incernierate del portafogli: novantadue dracme e dieci pounds, cristo! Talleri, merda! Urlerò perforando il timpano della bambina orribile, dopo esestimpano della bambina orribile, dopo esie; c'è qualcuno che sa dirmi di cosa vado vaneggiando? -Mauro Marrucci suda forte, noi lo chiamiamo mozzarellone; assomiglia vagamente a Cossiga, ma è molto meno sardo, è fondamentalmente un soggetto insignificante e inerme, credo che scriva anche delle poesie; tuttavia l'anno prossimo lascerà l'insegnamento per sedersi dietro la scrivania di Preside, per poi tornare sconfitto all'insegnamento dopo un anno e lasciare la poltrona alla Franca Rosa Milasi, denuciata a sua volta per falso in bilancio ( il potere logora chi ce l'ha...). _.... _Va bene branco di rincoglioniti (non l'ha mai detto, ma a noi piace ricordarlo anche così) apriamo il dizionario e cerchiamo la dizione letterale del termine suddetto: Oscurità più o meno intensa prodotta su una su una superficie da un corpo opaco che intercetti una fonte luminosa ...e ancora, dicesi: - portata, quella che un corpo opaco proietta su una superficie. -propria, parte di un corpo che resta oscura perché opposta alla fonte luminosa. -Mauro Marrucci guarda la von si muoverà... [ombra voc.] Ora voi sapete bene cosa intendo... abbiamo parlato della prospettiva a fughe infinite, riferendoci alle costruzioni prospettiche che riguardano le ombre sul piano, abbiamo parlato la volta scorsa delle ombre portate e proprentina di sfigati che a di fronte, e lui più sfigato di loro, ed io non ci sono già più, sto in platea, questo è l'attegiamento cinematografico che il passato ama assumere, dove sto io? Camminerò Riprenderò a camminare, con la testa nel vento fra le foglie che roteeranno pigre dai rami fino alla strada umida; mi fermerò frequentemente per verificare se la mia ombra non mi avrà abbandonato, ma la constatazione della sua presenza non sempre mi rassicurerà. [parlando con gli alberi] Signora bisogno di una mano? Certo, -gli rispondo subito- che diamine buonuomo mi aiuti a cercare me stesso! Fragore di trombe un concerto Hendeliano senza l'acqua, appena l'accenno per lasciare entrare l'organo, ripresa grave, molto grave, e il cielo si squarci anziani senza pensione mi osservano curiosi, il meccanismo mentale per cui voltandoti stai cercando qualcosa che necessariamente hai smarrito li ha sedotti: non parlano ma se lo facessero mi chiederebbero: Ha perso qualcosa? Hcosa? HHa perso qualcosa? He ultime settimane non riuscirò a liberarmi di lei, non riuscirò a sentirmi l'anima, avrò visto solo il mio corpo, con la sua ombra; Le mie proiezioni, io come un corpo solido proiettato su un piano in mezzo ad una piazza (De chirico), immobile, ci saranno dei piccioni, dei ragazzi e il vento che mi terranno compagnia starò come al solito a scrutare furtivo fra le pieghe del comune. Un oggetto che piangerà solo quando pioverà così nessuno potrà accorgersene ...- a cosa pensi? - all'imensità dell'universo, alle stelle, a quanto siamo piccoli, a cosa ci stiamo a fare, perchè ad un certo punto ci troviamo dentro una sacca piena di liquido e dopo un pò usciamo, poi ci allunghiamo, ci riempiamo di peli ci assembriamo insieme ad altri simili, cooperiamo di nuovo al riempimento di una qualche sacca, poi vedendo il frutto allungarsi e riempirsi di peli cominciamo a rallentare alcune funzioni motorie, perdiamo i peli a beneficio dei frutti (tutto è proporzionale, nonchè questione di leve) fino quando non ci teniamo più in piedi e allora ci infiliamo in un letto, e tutti i frutti stanno intorno per un pò, poi dopo quando già non lo sai più, ti distendono in una cassapanca con le maniglie e ti immergono nella terra ghiaccia, e rimani lì, zitto e fermo... - Anch'io, e pia le nuvole di Raffaello sono trafitte dalle lame del sole, la luce mi rischiara gigantesco: Oggi e' un altro giorno cara Rossella, non domani, grido potente come un leone... E ti ritroverò lì dietro pensosa e schiva. Per quanti sforzi avrò fatto nellllo, io non ho neanche quella, me lo dicevano tutti che ero un incoscente. Non ho mai dato troppo ascolto a chi aveva l' ombra più lunga della mia. Tuttavia non sarò mai solo, lei mi seguirà ovunque e non di rado mi dominerà; due personalità complementari, oi? -Beh che il cielo è nero di notte perchè fa l'ombra delle stelle... ...ogni cosa ha un'ombra, anche l' anima la possiede, altrimenti per quale motivo non dovrei vederla? Anima e coscienza non sono la stessa cosa, l'anima è spirituale la coscienza nnma in conflitto. [i due fidanzati prossimi alle nozze si incontrano dopo le vacanze estive passate separatamente:] - ciao... - ciao... - come va? - tutto bene...e tu? - ...bene, bene... ... - siamo giunti alla stessa conclusione? - sì, quando te ne vai? -ettimane la mia ombra avrà acquisito la capacità di immaginare, di sognare, principalmente di essere "altro" e io ovviamente potrò vedere i suoi sogni. Se starò seduto e lei prenderà a muovere le ali e simulare il volo, se correrò sulla riva del mare a pe di quello che credo debba essere sbagliato; parlerò d'amore e a questo proposito intonerò un fischiettabile; mi parlerò da me, in privato, in assenza di vincoli, in assoluta libertà... L'aria pungente, quella delliedi nudi, disegnerà sulla superficie dell'acqua le sembianze di un' incudine... sarà, imbarazzante. Bervsne lì 4 dolern prottanga anije Vigon è no strabon, svera tutte le pronske abbattando il peniolo e pertrendo il vosto, perela la stenasa pur di golieniao... - come va? - tutto bene...e tu? - ...bene, bene... ... - siamo giunti alla stessa conclusione? - sì, quando te ne vai? - m
------------- BOOOOO??? Come falso veder bestia quand'ombra. Girerò l'angolo, mi incaminnerò lungo quel viale alberato dove la pioggia non arriva mai. Farò come se niente fosse, dopo alcuni passi parlerò ad alta voce, a quell'ora non c'è mai nessuno, mi racconterò di quello che penso, di quello che credo sia giusto e di quello che credo debba essere sbagliato; parlerò d'amore e a questo proposito intonerò un fischiettabile; mi parlerò da me, in privato, in assenza di vincoli, in assoluta libertà... L'aria pungente, quella delle sei di mattina in autunno, il naso che pizzica, il sangue refluo che torna sempre più velocemente agli alveoli, i guanti malamente scuciti per chissà che battaglie, ma sopratutto, ovunque la risacca prepotente di tutti gli odori del mattino, fornai-sigaretta in bocca-camice infarinato-sulla porta a guardare il sole distendersi sui palazzi, vapori delle ombre che si ritirano. Avrò pazienza, perchè non ne ho mai avuta, e non potrò fermarmi ad osservare, vorrò pensare alla fine di ogni mio pensiero che non ne valeva la pena, che era stupido camminare e parlare da solo così a lungo, e poi prendere per mano un nuovo groviglio di emozioni dimenticate mentre parlo e cammino, farò così... 5 e 18 è il punteggio sino a questo momento conseguito dal rappresentante della Repubblica degli stati confederali del sud-est, 16 e 52 ai panamericani di Stoccolma, per questo giovanissimo, alla sua sesta olimpiade...8 e 9! Chiude al Barrage con pochissime penalità, c'era da aspettarselo dopo i 59 e 3 dell'intermedio, non si esclude la possibilità di una medaglia. Se ti fermi sei perduto, un'attimo, una rifrazione d'intelletto, una pausa degli elementi consci è assolutamente deleteria, (un pò come portare la palla nel calcetto, parafrasando Odoacre Chierico) stai concentrato, fai attenzione e tutto andrà per il meglio, lo sai è così, fai il bravo... Quando facevi le medie ti addormentavi sul banco all'ora di Educazione Tecnica dopo aver fatto ginnastica e la Professoressa Boccini veniva a pinzarti la parte superiore del padiglione auricolare, quella più prossima al banco del Seminara, scuotendola come fa un messicano rivoluzionario primo '900 assetato, in mezzo al deserto con la sua borraccia vuota; allora riprendevi conoscenza e non sapevi se la cosa che più ti dava più fastidio fosse il dolore alla membrana del tuo ricettore audio destro, la risate sguaiate di ventiquattro adolescenti tuoi compagni di tristezza, oppure il paio di Madigan bianche e gialle numero 44 con la chiusura a strappo, che nascondevi vanamente sotto il banco. Mi dimentichero' anche di questo. - ...Te la ricordi Ann? Faceva il college con Bob... - mi pare... - bè è morta qualche giorno fa di un'incidente aereo, brutta storia cristo! - ...cazzo...era una bella figa no? - un sogno, mora, alta un metro e venti, ovunque degli argomenti interessanti... - E Bob se la scopava? - No Bob è culattone... Sotto il banco ci si attaccano anche le caccole, ma il mio era un crostone unico, non avevo più modo di sedimentare i depositi salvaguardandomi dal lambirli con le ginocchia, anni e anni di spulciatura nasale, decenni di sottomesse e fulminee estrazioni, storicizzazione del proibito. Quel proibito che però non si può raccontare al cesso nei dieci minuti di ricreazione, mentre il Fanti ti passa una MS morbida estratta dalla tasca posteriore dei jeans che ricorda quelle di Jigen...storta verso il basso, perchè quel pacchetto vive in simbiosi con i pantaloni da una quindicina di giorni. Si fumava poco a quattordici anni... poi gli anni passano le vacanze sfumano, la tua colica renale ti inchioda in un lettino squallido di un deprimente pronto soccorso, dove chi ti visita non è un dottore, ma un dottorino, così lo chiamano, e all'amico ai piedi del tuo capezzale dici di riprendersi il mazzo di collant che tieni nella valigia, perchè se li vede tua moglie scoppia un casino, non vale la pena, fanculo all'amico peones... eppoi...fanculo anche alle caccole! -...sénta, mi scusi, una cortesia, che stamatina ci ho dimenticato a casa sul cómò gli occhiali, che son miope e non ci vedo mica bene, quella tavolètta di mérda laggiù, si quella con l'etichètta ròssa, si proprio quèlla lì...no quèlla lì, quèlla più di lì...bravo proprio ....cosa è che cósta? (o cosa mi cósta?) Mi girerò al rallentatore, compiendo una torsione sul busto a 260 gradi la giacca si solleverà per un lembo ribelle, i tratti somatici si irrigidiranno in smorfie assolutamente irriproducibili nella realtà, i muscoli si tenderanno pronti ad esplodere, poi la breve corsa fino alla collotola di quell'essere abominevole, nella fattispecie una donnetta sui trentacinque grassa come un mammuth; la colpirò furiosamente fino a che la sua carcassa macilenta non ricoprirà il marciapiede, non si muoverà nessuno, non farà un solo passo il commerciante, non si muove mai nessuno in questi casi; le ruberò il portafogli, la collana di perle in plastica, gli orecchini di gomma, le narici di lattice, poi le sputerò sulle scarpe...andrà così... ...testa sotto la doccia! Niente Madigan per lei quest'oggi, e così si va casa, Olimpiade finita e sogni rimasti chiusi nel cassetto, niente chiave per quella serratura. Solo 94 e 5 al dressage, troppo poco per nutrire ambizioni di essere ripescata nella serata!... [parlando con un manifesto pubblicitario] Una bambina orribile mi guarderà mentre perlustro le abissali tasche incernierate del portafogli: novantadue dracme e dieci pounds, cristo! Talleri, merda! Urlerò perforando il timpano della bambina orribile, dopo essermi malignamente chinato su di lei...poi le chiederò per quale cazzo di motivo mi starà fissando a quella maniera, la bambina orribile non mi risponderà. Rimarrò impalato di fronte a lei con posa studiata, e pressochè ridicola... Dopo due ore le urlerò che è un cesso, che per una vita ho desiderato trattare male una bambina orribile, senza averne mai avuto il coraggio, ma ho represso questo bisogno troppo a lungo perchè lei mi possa capire, oltre che orribile rimarrà immobile... tanto non mi capisce che non si muoverà... ...ombra voc. _Ora voi sapete bene cosa intendo... abbiamo parlato della prospettiva a fughe infinite, riferendoci alle costruzioni prospettiche che riguardano le ombre sul piano, abbiamo parlato la volta scorsa delle ombre portate e proprie; c'è qualcuno che sa dirmi di cosa vado vaneggiando? -Mauro Marrucci suda forte, noi lo chiamiamo mozzarellone; assomiglia vagamente a Cossiga, ma è molto meno sardo, è fondamentalmente un soggetto insignificante e inerme, credo che scriva anche delle poesie; tuttavia l'anno prossimo lascerà l'insegnamento per sedersi dietro la scrivania di Preside, per poi tornare sconfitto all'insegnamento dopo un anno e lasciare la poltrona alla Franca Rosa Milasi, denuciata a sua volta per falso in bilancio ( il potere logora chi non ce l'ha...). _.... _Va bene branco di rincoglioniti (non l'ha mai detto, ma a noi piace ricordarlo anche così) apriamo il dizionario e cerchiamo la dizione letterale del termine suddetto: Oscurità più o meno intensa prodotta su una su una superficie da un corpo opaco che intercetti una fonte luminosa ...e ancora, dicesi: - portata, quella che un corpo opaco proietta su una superficie. -propria, parte di un corpo che resta oscura perché opposta alla fonte luminosa. -Mauro Marrucci guarda la ventina di sfigati che a di fronte, e lui più sfigato di loro, ed io non ci sono già più, sto in platea, questo è l'attegiamento cinematografico che il passato ama assumere, dove sto io? Camminerò Riprenderò a camminare, con la testa nel vento fra le foglie che roteeranno pigre dai rami fino alla strada umida; mi fermerò frequentemente per verificare se la mia ombra non mi avrà abbandonato, ma la constatazione della sua presenza non sempre mi rassicurerà. [parlando con gli alberi] Signori anziani senza pensione mi osservano curiosi, il meccanismo mentale per cui voltandoti stai cercando qualcosa che necessariamente hai smarrito li ha sedotti: non parlano ma se lo facessero mi chiederebbero: Ha perso qualcosa? Ha bisogno di una mano? Certo, -gli rispondo subito- che diamine buonuomo mi aiuti a cercare me stesso! Fragore di trombe un concerto Hendeliano senza l'acqua, appena l'accenno per lasciare entrare l'organo, ripresa grave, molto grave, e il cielo si squarcia le nuvole di Raffaello sono trafitte dalle lame del sole, la luce mi rischiara gigantesco: Oggi e' un altro giorno cara Rossella, non domani, grido potente come un leone... E ti trovo lì dietro pensosa e schiva. Per quanti sforzi avrò fatto nelle ultime settimane non riuscirò a liberarmi di lei, non riuscirò a sentirmi l'anima, avrò visto solo il mio corpo, con la sua ombra; Le mie proiezioni, io come un corpo solido proiettato su un piano in mezzo ad una piazza (De chirico), immobile, ci saranno dei piccioni, dei ragazzi e il vento che mi terranno compagnia starò come al solito a scrutare furtivo fra le pieghe del comune. Un oggetto che piangera solo quando pioverà così nessuno potrà accorgersene ...- a cosa pensi? - all'imensità dell'universo, alle stelle, a quanto siamo piccoli, a cosa ci stiamo a fare, perchè ad un certo punto ci troviamo dentro una sacca piena di liquido e dopo un pò usciamo, poi ci allunghiamo, ci riempiamo di peli ci assembriamo insieme ad altri simili, cooperiamo di nuovo al riempimento di una qualche sacca, poi vedendo il frutto allungarsi e riempirsi di peli cominciamo a rallentare alcune funzioni motorie, perdiamo i peli a beneficio dei frutti (tutto è proporzionale, nonchè questione di leve) fino quando non ci teniamo più in piedi e allora ci infiliamo in un letto, e tutti i frutti stanno intorno per un pò, poi dopo quando già non lo sai più, ti distendono in una cassapanca con le maniglie e ti immergono nella terra ghiaccia, e rimani lì, zitto e fermo... - Anch'io, e poi? -Beh che il cielo è nero di notte perchè fa l'ombra delle stelle... ...ogni cosa ha un'ombra, anche l' anima la possiede, altrimenti per quale motivo non dovrei vederla? Anima e coscienza non sono la stessa cosa, l' anima è spirituale la coscienza no, io non ho neanche quella, me lo dicevano tutti che ero un incoscente. Non ho mai dato troppo ascolto a chi aveva l' ombra più lunga della mia. Tuttavia non sarò mai solo, lei mi seguirà ovunque e non di rado mi dominerà; due personalità complementari, ma in conflitto. Nelle ultime settimane la mia ombra ha acquisito la capacità di immaginare, di sognare, principalmente di essere "altro", io ovviamente potevo vedere i suoi sogni. Se ero seduto lei prendeva a muovere le ali e simulava il volo, se correvo sulla riva del mare a piedi nudi, disegnava sulla superficie dell' acqua le sembianze di un' incudine... imbarazzante. Mi volterò verso la strada, la vedrò deserta... (piena di gente) non ci sarà nessun occhio indiscreto, solo la mia ombra di indiscreto. Così, quel giorno, alzerò gli occhi sopra i rami degli abeti spogli, Pietro e Paolo erano presenti a Roma per svolgere il loro apostolato, quando nel luglio del 64 d.c. la città bruciò a seguito di un incendio. Oggetto della repressione dell'imperatore Nerone li chiusi e abbandonai la mia ombra al suolo, mentre il resto di me, che non conoscevo, galleggiò in aria, Mamma un uomo vola! ci fu attesa, timore, reverenza, un' atmosfera da grandi occasioni, ci fu silenzio da subito; ero in compagnia di uno sconosciuto, ero solo. Pietro e Paolo erano presenti a Roma per svolgere il loro apostolato, quando nel luglio del 64 d.c. la città bruciò a seguito di un incendio. Oggetto della repressione dell'imperatore Nerone